C – Valutazione del miglioramento ambientale

L’obiettivo di questa azione è valutare come gli interventi, mirati per rendere gli attuali processi più efficienti, realizzati durante il progetto, influiscano sulle performance ambientali delle imprese e dei prodotti.

L’azione si divide in tre sotto-azioni:

• C.1.1 Monitoraggio delle performance ambientali delle aziende

L’obiettivo è dimostrare come l’applicazione del PEF (Product Environmental Footprint) può supportare anche il miglioramento ambientale delle organizzazioni. Verranno definiti una metodologia e alcuni indicatori chiave, al fine di monitorare le performance ambientali delle imprese. Questi indicatori saranno misurati il primo anno e al termine del progetto e saranno inclusi nel piano di miglioramento (Azione B.3).

Per valutare i miglioramenti ottenuti saranno confrontati i risultati PEF prima e dopo gli interventi previsti nel piano di miglioramento delle imprese pilota.

L’efficacia degli interventi sarà valutata in ogni impresa e su base media in ciascun settore.

• C.1.2 Performance ambientale di prodotto

L’obiettivo è dimostrare la validità del PEF nel supportare processi di miglioramento ambientale.

Gli interventi di miglioramento applicati durante il progetto saranno valutati usando specifici indicatori e i risultati degli studi LCA (Life Cycle Assessment) e confrontando gli impatti ambientali di ciascun prodotto analizzato in EFFIGE, prima e dopo la realizzazione del piano di miglioramento.

• C.1.3 Aggiornamento degli indicatori di performance

L’obiettivo è rivedere e aggiornare la Tabella degli indicatori, specifici di progetto, che saranno usati per valutare l’impatto di EFFIGE. Gli indicatori, che includono sia dati qualitativi sia quantitativi, saranno monitorati lungo la durata delle attività. Esempi di indicatori sono le categorie di impatto ambientale del PEF, la produzione di rifiuti, il consumo di combustibili.

Questa attività concerne la metodologia della valutazione dei Costi del Ciclo di Vita (CCV), che consente il controllo dei costi nell’arco del ciclo di vita di un prodotto, inclusi non solo i costi finanziari, ma anche i costi connessi alle esternalità sociali e ambientali.

Le esternalità relative agli impatti sociali e ambientali saranno espresse in unità monetarie. Un’analisi CCV sarà condotta nella fase iniziale del progetto, per valutare i costi delle filiere considerate ex ante l’applicazione dei processi di misurazione e il miglioramento rilevato nelle fasi centrali del progetto. L’analisi verrà poi ripetuta nelle fasi finali per verificare gli eventuali benefici determinati dalle azioni implementate.

Lo studio di fattibilità economica includerà un’analisi dei costi e dei ricavi del progetto con l’obiettivo di verificare se siano o meno coerenti e determinabili in modo completo.

Il risultati dello studio includeranno:

• Gli investimenti delle imprese

• i costi dell’applicazione dei PEF

• I risparmi generati dopo l’implementazione delle PEF ed altri vantaggi socioeconomici emergenti

• Un’analisi delle opportunità di mercato per i prodotti PEF

La seconda attività riguarderà un’indagine focalizzata sulle imprese che operano nelle filiere coinvolte, al fine di comprendere i cambiamenti nei consumi e nei comportamenti quotidiani dovuti alle iniziative progettuali.

Sarà definita una metodologia per monitorare e controllare gli impatti socioeconomici del progetto nell’arco dei quattro anni di attività. I principali fattori socioeconomici considerati saranno:

• Gli incrementi delle opportunità di lavoro nelle filiere produttive coinvolte nel progetto;

• I miglioramenti delle capacità e delle competenze nelle filiere produttive coinvolte nel progetto;

• Le performance di mercato dei prodotti PEF e, più in generale, negli ambiti produttivi inerenti al progetto;

• Le performance di mercato delle imprese pilota;

• Gli investimenti indotti;

• La riduzione dei costi.